
Il Punto - 4 luglio 2014
Il semestre italiano si apre all’insegna di uno scontro senza precedenti fra il Governo italiano e la Bundesbank. Vediamo cosa dicono le regole europee e in cosa consiste la flessibilità già presente nel Patto di stabilità e crescita. L’unica strada per evitare la procedura di disavanzo eccessivo consiste nel fare almeno una riforma fino in fondo. E se non riuscissimo a evitare la procedura, per evitare almeno le sanzioni dobbiamo attenerci ai piani orginari della spending review. Non sembrano esserci margini per escludere i cofinanziamenti dal computo del deficit strutturale. Tanto più che l’Italia ha un record negativo nello spendere i fondi strutturalie continua a sperperarli in più di 80 rivoli. Un articolo e un e-book de lavoce.info. La pietra angolare della disciplina di bilancio europea, fondata sui saldi strutturali, è l’Obiettivo di medio termine (Medium Term Objective, Mto), che ciascun stato membro deve adottare e rispettare. Vediamo come funziona l’Mto.
Secondo due economisti americani, l’origine della Grande crisi iniziata nel 2008 sta anzitutto nella riduzione dei consumi delle famiglie, impoverite dallo scoppio della bolla immobiliare. Un punto di vista diverso dalla visione puramente finanziaria. Che implica politiche di aiuto alle famiglie prima che alle banche.
Il semestre italiano si apre all’insegna di uno scontro senza precedenti fra il Governo italiano e la Bundesbank. Vediamo cosa dicono le regole europee e in cosa consiste la flessibilità già presente nel Patto di stabilità e crescita. L’unica strada per evitare la procedura di disavanzo eccessivo consiste nel fare almeno una riforma fino in fondo. E se non riuscissimo a evitare la procedura, per evitare almeno le sanzioni dobbiamo attenerci ai piani orginari della spending review. Non sembrano esserci margini per escludere i cofinanziamenti dal computo del deficit strutturale. Tanto più che l’Italia ha un record negativo nello spendere i fondi strutturalie continua a sperperarli in più di 80 rivoli. Un articolo e un e-book de lavoce.info. La pietra angolare della disciplina di bilancio europea, fondata sui saldi strutturali, è l’Obiettivo di medio termine (Medium Term Objective, Mto), che ciascun stato membro deve adottare e rispettare. Vediamo come funziona l’Mto.
Secondo due economisti americani, l’origine della Grande crisi iniziata nel 2008 sta anzitutto nella riduzione dei consumi delle famiglie, impoverite dallo scoppio della bolla immobiliare. Un punto di vista diverso dalla visione puramente finanziaria. Che implica politiche di aiuto alle famiglie prima che alle banche.
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- Flessibilità e discrezionalità della Commissione
02.07.14
Tito Boeri
Solo completando almeno una vera riforma e non ridimensionando la spending review, l’Italia può provare a rinviare il bilancio in pareggio senza incorrere nelle procedure per disavanzo eccessivo. Il quesito di fondo è come la Commissione decide sul Patto di Stabilità e Crescita. - Il disastro dei fondi strutturali europei
03.07.14
Roberto Perotti e Filippo Teoldi
Ogni anno l’Italia spende miliardi in progetti finanziati dai fondi strutturali europei, eppure non abbiamo la minima idea dei loro effetti. Inevitabilmente, questa spesa è sfuggita di mano, come dimostra il caso italiano. - Il labirinto delle regole europee: l'Obiettivo di medio termine *
04.07.14
Andrea Boitani e Lucio Landi
Il secondo intervento della guida alle regole europee in materia di bilancio si concentra sull’Obiettivo di medio termine. Si calcola attraverso una formula complessa e ben poco intuiva. Per uscire dal vicolo cieco, l’Europa ha bisogno invece di semplificare e rendere trasparenti i suoi parametri. - È il debito, stupido!
04.07.14
Fausto Panunzi
Nel libro “House of Debt”, gli economisti Mian e Sufi offrono un’interpretazione della crisi che non si concentra sul settore bancario, ma sulla riduzione della ricchezza delle famiglie seguita allo scoppio della bolla immobiliare. Con interessanti implicazioni di politica economica.